Si parla di finta malattia nel momento in cui è dipendente invia il certificato senza però Star male e stare in casa come dovrebbe. Per capire che cosa si può fare, facciamo un distinguo tra i colleghi e il datore di lavoro.
Che cosa può fare una collega
Purtroppo, un collega che si accorge che un altro dipendente invia spesso malattia non può chiamare il medico dell’Inps. Specialmente nelle grandi aziende, capita che siano indipendenti ad accorgersi che un collega fa il furbetto ma hanno spesso le mani legate. È possibile fare una segnalazione anonima alla direzione ma sfortunatamente nel nostro paese una soluzione molto rara per paura di ritorsioni da parte degli altri colleghi. Venire bollati come delle spie della direzione può creare malumori nel team di lavoro, sebbene sia la cosa giusta da fare. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di rivolgersi a un investigatore privato.
Che cosa può fare il datore di lavoro
È proprio il datore di lavoro unica figura che può chiedere l’intervento del medico dell’Inps. Si tratta di mandare una visita a sorpresa a domicilio alla dipendente sospettato di finta malattia. Sfortunatamente, non va sempre a buon fine per due aziende diverse. La prima è che il dipendente può effettivamente trovarsi a casa nel momento in cui passa il medico, risultando quindi regolare.
Arrampicarsi, invece, il medico dell’Inps in piste molto lunghe e riesce a passare a tutti i dipendenti segnalati dalla direzione. Esiste però un’altra mossa che uno datore di lavoro può avere in serbo per smascherare una dipendente che invia la finta malattia. Infatti, può chiamare un investigatore privato che raccoglie tutte le prove del comportamento fraudolento e illegale di un dipendente. Grazie alle prove accolte, il datore di lavoro può far partire tutti gli accertamenti legali perché questo comportamento non è dannoso solo per l’azienda ma anche per le casse statali. Infatti, la finta malattia inquadrata nel sistema giuridico dalla legge 104 prevede anche una truffa allo Stato.
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