Non è così facile come si potrebbe pensare, scoprire un lavoratore dipendente assenteista, che cioè si allontana dal lavoro senza giusta causa pur beneficiando di tutti gli strumenti retribuiti. Vediamo quando si parla di assenteismo e quali possono essere i segnali rivelatori.
Malattia prolungata più volte nel tempo
Un dipendete assenteista è un lavoratore che sta a casa in malattia troppo spesso e troppo a lungo. Se gli altri colleghi rientrano da una brutta influenza dopo una settimana, l’assenteista si prende più gironi. Dopo un incidente che ha coinvolto un braccio, la guarigione si protrae per mesi e mesi. Il permesso per malattia è retribuito e quindi il dipendente sta a casa quando invece potrebbe lavorare.
Il danno che provoca è triplice perché pesa economicamente sull’azienda, pesa sull’istituto di previdenza sociale e anche sui colleghi che devono sopperire alla mancanza dell’assenteista. Il datore di lavoro che sospetta che il dipendente stai benissimo e che abbia solo una allergia al lavoro, ha alcune frecce al suo arco. Per iniziare, può richiedere l’accertamento fiscale per malattia. Significa che un medico diverso dal suo solito curante, va a domicilio a constatare le condizioni del malato, o finto tale. In seconda battuta, per avere le prove dell’assenteismo, il datore di lavoro può rivolgersi a un detective privato che
Richieste di permessi frequenti
È del tutto lecito chiedere un permesso al datore di lavoro. Ci possono esser mille motivi validi per assentarsi dal lavoro come un figlio che sta male, un parente che ha bisogno di assistenza e molto altro ancora. Il permesso è retribuito per legge ma, purtroppo, alcuni se ne approfittano e domandano dei permessi con troppa frequenza.
Per accorgersi di un problema di questo tipo è sufficiente tenere un calendario aggiornato dei permessi richiesti da tutti i dipendenti e fare una media. I singoli lavoratori che superano la media, sono sospetti. Anche in questo caso, si può far riferimento al team esperto in investigazioni private.
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