Oggi parliamo di una differenza che si è accentuata sempre di più negli ultimi anni. Quella tra packaging e imballaggio. Se è vero che l’una è la traduzione dell’altra, queste due parole in realtà assumono due sfumature ben diverse.
L’imballaggio è l’imballaggio. Come ben ci spiega la normativa legale italiana. Ci dice che l’imballaggio ha lo scopo di proteggere una merce, sia essa una materia prima o un prodotto finale. Può essere composto di qualsiasi natura ma la cosa importante è che permetta una corretta e facile manipolazione del prodotto, da quando viene realizzato fino a quando arriva nelle mani del consumatore. Sono tre i tipi di imballaggi in Italia:
- Imballaggio primario: è il rivestimento del singolo prodotto, pronto al consumo. Una lattina che contiene aranciata per esempio. E’ l’unità di vendita per il consumatore.
- Imballaggio secondario: conosciuto anche come imballaggio multipolo. Raggruppa un numero variabile di unità di vendita. Può essere rimosso dal prodotto, senza che ne alteri le caratteristiche. Raggruppa un certo numero di unità di vendita, indifferentemente poi che sia venduto così com’è al cliente oppure, ne faciliti il rifornimento e l’ordinamento degli scaffali. Un esempio è la confezione che contiene tre scatole di piselli.
- Imballagio terziario: questo serve a facilitare la logistica e il trasporto in modo da evitare che la manipolazione comprometta il prodotto.
C’è poi il packaging. Il packaging è utilizzato per indicare quanto detto sopra ma c’è una differenza. Il suo scopo è quello di curare anche gli aspetti immateriali, cioè l’estetica del prodotto affinché sia immediatamente riconoscibile e incentivi alla vendita.
Il packaging perciò serve a rafforzare il brand di un prodotto. Pensiamo a una crema anti-cellulite. La confezione deve racchiuderla certo, ma deve essere presentata anche in modo appropriato, con una bella immagine a una confezione di qualità (proporzionale al valore della crema). Deve possedere il nome del brand, deve offrire subito un inci chiaro e leggibile e spiegare, in poche parole, cos’è quel prodotto e a chi è rivolto.
Gioca un ruolo importantissimo nel settore della vendita. Non si limita più al suo solito ruolo funzionale, cioè proteggere il prodotto e mantenerlo integro. La confezione spiega il prodotto. Questo fenomeno commerciale è ormai ampiamente diffuso. Ogni singola confezione viene studiata in modo particolare. Lo scopo è quello di suggerire a chi compra il prodotto, le caratteristiche dello stesso. Chi lo acquista deve poterlo riconoscere a primo impatto tra molti altri prodotti simili.
Per i prodotti low cost invece, avrete notato che vengono utilizzate confezioni low cost, molto più rudimentali. La scelta è si fatta per ridurre i costi, ma anche per evitare che questo genere di prodotto entri in competizione con altri che invece sono venduti a prezzo pieno.
Il packaging Milano oggi è davvero molto importante, rappresenta in pratica la nostra modernità dove l’immagine è tutto, presenta e parla di un prodotto. E’ la nostra attitudine a giudicare a un primo sguardo e scegliere senza troppo riflettere, anche in base a questo impatto estetico positivo che abbiamo secondo i nostri canoni di gradimento.