Quando si progettano lavori in quota bisogna assolutamente tenere in considerazione la sicurezza dei lavoratori e quindi pensare anche alle obbligatorie linee vita, ovvero i sistemi anticaduta a cui gli operai devono essere assicurati.
Il rischio di caduta è notevole quando si lavora su tetti di immobili o sulle facciate ad altezza rilevante, quindi gli amministratori di condominio e/o i proprietari di casa devono essere certi che l’impresa applichi tutte le norme per la sicurezza sul lavoro.
Se dovessero avvenire incidenti e venisse confermato che le leggi per la sicurezza non fossero state applicate, allora il datore di lavoro e i responsabili dell’immobile verrebbero sottoposti a provvedimenti civili e penali. Quindi appare è chiaro quanto sia importante installare le linee vita.
Normativa linea vita: d.lgs. 81/2008
Nel Testo Unico Della Sicurezza Sul Lavoro (d.lgs. 81/2008) sono definiti gli obblighi per chi lavora in alta quota e quali sono gli elementi necessari per proteggere i lavoratori, come ad esempio:
- dispositivo di ancoraggio
- assorbitori di energia
- connettori
- cordini
- dispositivi retrattili
- guide o linee vita flessibili
- guide o linee vita rigide
- imbracature
- ramponi (o sistema equivalente)
- dispositivo anticaduta
Questi strumenti tecnici per la sicurezza (non devono essere tutti presenti contemporaneamente, ma a seconda delle esigenze) devono essere connessi alla linea vita o a parti solide della struttura che possano sopportare i carichi in caso di caduta.
Linea 795 che cosa significa?
Ciò a cui si fa riferimento con il numero indicato nel titolo di questo paragrafo è la norma UNI EN 795, ovvero quella che potremmo definire “legge linee vita”.
Tale normativa per i lavori in quota dice che queste linea salvavita sono costituite da ancoraggi ai quali gli operai devono obbligatoriamente assicurare le imbragatura che indossano tramite appositi cordini.
Per eseguire lavori in sicurezza sui tetti possono essere installate linee vita stabili a cui lavoratori si agganciano quando devono eseguire manutenzioni o riparazioni in quota sugli immobili.
La UNI EN 795 regola le caratteristiche che devono avere le linee vita, ma anche i metodi di prova e i le istruzioni d’uso.
Obbligo linee vita Emilia Romagna e nelle altre Regioni
L’obbligo d’installazione di linea vita in Emilia Romagna è normato da una legge regionale, così come in altre regioni d’Italia.
I decreti emessi dalle regioni tendono a dare indicazioni ancora più precise sulla sicurezza in quota e la sicurezza sul tetto quando vengono fatti lavori.
Dalla Regione Emilia Romagna viene incentivata la formazione e l’informazione dei lavoratori e anche di chi vigila sulla sicurezza dei cantieri, proprio per far aumentare la consapevolezza dei rischi e far applicare tutti i sistemi anticaduta.
Nel testo della legge è anche scritto che “La Regione svolge funzioni di osservatorio per la sicurezza e tutela del lavoro nei cantieri”, questo per tutelare chi lavora e fare in modo che svolga la propria attività senza correre rischi per la vita.
Dopo la Toscana, che fu la prima a promulgare una legge specifica per l’obbligo dell’installazione di linee vita, anche altre regioni hanno normato questi dispositivi di sicurezza, come ad esempio la citata Emilia Romagna, la Liguria, le Marche, l’Umbria, il Piemonte, la Sicilia.
Se vuoi ulteriori informazioni puoi rivolgerti a un’azienda leader nel settore sicurezza come Obiettivo Sikurezza, che sa tutto sull’obbligatorietà delle linee vita e su tutti gli altri sistemi per la salvaguardi della salute dei lavoratori.