Questa breve guida può essere molto utile perché aiuta ad avere informazioni maggiori sul funzionamento della caldaia per la produzione di acqua calda sanitaria. In particolare, si vuole fare uno focus su delle problematiche purtroppo molto frequenti che hanno a che fare con alterazioni della pressione, un valore molto importante da tenere sempre sotto controllo. Vediamo ora di capire quand’è che la pressione troppo alta, come può una persona a concessione e soprattutto come intervenire in questi casi.

Quando la pressione della caldaia è troppo alta

La pressione della caldaia per la produzione di acqua calda sanitaria è troppo alta quando supera il valore massimo di 2 bar. Per conoscere esattamente il valore in base al modello in uso, vale la pena fare uno controllo sul manuale di istruzioni che dovrebbe riportare indicazioni più precise.

Come accorgersene

Purtroppo, bisogna subito dire che non è così facile come si potrebbe pensare a accorgersi di un problema di eccessiva pressione della caldaia, soprattutto se confrontati con problemi di pressione bassa che hanno dei sintomi più evidenti. Per questa ragione, sarebbe opportuno di tanto in tanto verificare visivamente il livello di pressione della caldaia controllando il manometro posto nella parte frontale.

Tuttavia, ci sono comunque alcuni campanelli d’allarme. Nel momento in cui la caldaia è accesa E la pressione supera i 3 bar, in automatico si apre una valvola che fa uscire con un po’ di acqua dal sistema. E questa azione provoca quindi delle piccole perdite; infatti, si possono notare delle piccole goccioline che cadono dalla caldaia. Le perdite di acqua possono anche riguardare I termosifoni.

Che cosa fare

Nel momento in cui la pressione troppo alta, il tecnico della manutenzione e assistenza caldaie Hermann Saunier Duval a Milano consiglia di sfruttare i termosifoni aprendo la valvola per far uscire eventuale condensa, bolle d’aria o addirittura acqua in eccesso. Di solito, il tecnico della manutenzione e assistenza caldaie Hermann Saunier Duval a Milano in questi casi sostituisce anche tutta l’acqua presente nel circuito.