Sono uno strumento dei più tradizionali, che per certi versi potrebbe persino essere considerato agée. Eppure le reti per olive si sono dimostrate, nel tempo, più funzionali di qualsiasi altro strumento, anche meccanico, per la raccolta delle olive. Chi abbia una certa familiarità con la materia sa benissimo, infatti, quanto delicata sia un’operazione come questa: le olive mature possono rovinarsi facilmente, bastano un contatto sbagliato con il terreno o delle tecniche di raccolta eccessivamente aggressive. Usare le reti,così, si è dimostrato il modo migliore per risparmiare tempo e denaro nella produzione dell’olio (quello che non tutti sanno, infatti, è che proprio la fase di raccolta incide per più della metà del costo del prodotto finito) e quello che, più di tutti gli altri, garantisce un risultato finale ottimale.

Come scegliere le reti per olive giuste

Per capire perché, serve capire prima di tutto cosa sono e come funzionano le reti per olive. Sono strutture a maglie che si sistemano a terra o a ombrello intorno all’ulivo e su cui vengono fatte cadere – a mano o con la macchina – le olive prima di essere raccolte. Il loro compito, insomma, è quello di tenere lontano il frutto da terreno: se così non fosse, infatti, aumenterebbe esponenzialmente il rischio di contatto con batteri e altri agenti nocivi che potrebbero rovinare l’intero raccolto e quindi compromettere la qualità dell’olio. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, insomma, la scelta delle reti da olive è molto importante e richiede di tenere in considerazione alcuni elementi.

  • Come si effettuerà la raccolta, prima di tutto. Se la raccolta avviene a mano, infatti, si possono usare le reti più classiche e meno resistenti. Nel caso si utilizzi, invece, un sistema meccanizzato diventa indispensabile fare ricorso a reti per le olive più resistenti (come quelle calabresi o a trama tripla) che sopportano meglio la sollecitazione meccanica e gli urti a cui sono sottoposte.
  • La tipologia di terreno in cui si opererà: se dovesse essere eccessivamente scosceso o pietroso, infatti, posizionare le reti prima e procedere con la raccolta delle olive poi potrebbe non essere semplice. Per fortuna i migliori retifici hanno ormai in catalogo soluzioni che si adeguano al meglio a tutte le condizioni: le cosiddette reti a nido d’ape, per esempio, o le reti antispina sono ideali quando si opera su un terreno non piano e dissestato.
  • Il numero di alberi e la grandezza del terreno in questione: incidono soprattutto sulla quantità di reti per olive che serve acquistare. Nel caso di uliveti più ampi, infatti, considerato che il costo unitario delle reti di questo tipo potrebbe non essere per niente modico, è impensabile comprare una rete per albero: in genere si procede progressivamente, spostando di volta in volta le reti quando si è terminata la raccolta dal singolo albero.
  • I materiali con cui sono realizzate le reti: una volta semplice filo, oggi nella maggior parte dei casi polietilene, sono quasi sempre materiali assolutamente naturali, privi di effetti nocivi e che non alterano le qualità organolettiche del raccolto ma che sono, allo stesso tempo, facili da lavare.